I micidiali colpi che leghisti e "neoborbonici" stanno assestando all'Unità d'Italia, impongono reazioni adeguate e composte, sempre vigili sulla realtà dei fatti. Chi non ci sta ha il dovere di rispondere, con pari intensità, al tentativo, piuttosto maldestro, di far precipitare il nostro sistema politico nel baratro della confusione e della disaffezione patriottica. Cominciamo col sfatare un "mito neoborbonico". La Spedizione dei "Mille" - secondo la vulgata comune - fu fatta prevalentemente da settentrionali alto-borghesi senza l'ausilio di meridionali. Falso. Un vero e propio esercito di meridionali consegnò il Meridione a Vittorio Emanuele. Erano più di quarantamila. Furono liquidati con un regio decreeto nel 1860, con una misera paghetta mensile. Dagli archivi di Stato di Torino riemerge, così, una storia cancellata che sbugiarda i memorialisti dell'ultima ora. La storia la si può ritrovare in forma di articolo sul quotidiano "la Repubblica" che io per comodità dei lettori ho riportato qui: http://larcitaliano.blogspot.it/2010/06/i-terroni-che-fecero-litalia.html
Buona lettura.
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