venerdì 13 agosto 2010

Il ramo segato


Hanno reagito male, anzi  malissimo, questi pseudo borbonici...forse incominciano a capire che si è conclusa la stagione  del "partito del Sud", nato un poco scimmiottando la Lega e un poco il Movimento indipendista siciliano (MIS). In vero, praticamente, un tale partito non è mai nato, sia perché non esistono le premesse dottrinali e storiche, sia soprattutto perché costoro sono "generali" senza esercito. Sono, per lo più, "movimenti virtuali" di pochi accoliti che fagocitano interessi navigando  in rete, soprattutto  sui "social network" (facebook principalmente). Rappresentano solamente se stessi. Sono una proiezione vituale di un trend sub-culturale, che incarna passioni sopite e un'aggressività latente, nata prevalentemente nelle discariche partenopee. Essi incarnano na recente "moda" che trova una sua sponda nel filone del revisionismo storico risorgimentale. Il libro inchiesta "terroni" aveva fatto il resto, incoraggiandoli a gettare il seme della discordia fra gli italiani del sud.  Pensavano che si potesse istituire un raccordo fra, scontento popolare, disoccupazione dilagante, odio del "nord vs. Sud" e storia revisionista. Hanno provato persino a fare delle liste alle scorse consultazioni amministrative: un vero è proprio fallimento! Non sono riusciti nemmeno a raccogliere le firme per presentare una lista! Certo, sentirsi "scaricati" non è gradevole per alcuno, tanto meno per ex "neofascisti" che, non avendo occupato scranni e posizioni altisonanti, hanno scelto la via facile della sedizione e del tradimento della patria. Costoro non hanno fatto altro che segare il ramo sui cui erano comodamente seduti. E' certo pure che, a guardar bene, se la son cercata... Altro che Onore!
Che vergogna! Che squallore!

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