20 settembre 1870. Sono passati esattamente centoquaranta anni dalla “Breccia di Porta Pia”, lo storico ingresso dei bersaglieri nella Città Eterna che, di fatto, annetteva Roma al Regno d’Italia, mettendo fine al potere temporale della Chiesa e unificando il paese. Quale data migliore di questo importante anniversario poteva essere scelta, dal Comune di Siena, per dare il via alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
Il desiderio di “Roma capitale” – oggi concetto “politico”, ma allora vero e proprio simbolo di un paese che lottava per la propria unità – era già stato espresso dal conte Camillo Benso di Cavour nel suo discorso al Parlamento italiano del 1860, ben dieci anni prima e, in realtà, il trasferimento definitivo della capitale a Roma, da Firenze, avvenne solo l’anno successivo, nel 1871. Tuttavia, la “Breccia di Porta Pia” rappresenta una data fondamentale, un crocevia imprescindibile dell’intera storia italiana.
Ieri sera, dunque, il Comune di Siena ha dato il via ai festeggiamenti che dureranno fino alla prossima primavera: il 17 marzo 2011, infatti, sarà la giornata di festa nazionale che celebrerà ufficialmente l’unità d’Italia, nel 150esimo anniversario della proclamazione di Vittorio Emanuele II di Savoia come primo Re d’Italia, proclamazione che sancì definitivamente la fine del Risorgimento.
Nel pomeriggio, nella Sala del Risorgimento di Palazzo Pubblico, le celebrazioni senesi erano iniziate con una conferenza di Tommaso Detti – direttore del dipartimento di storia dell’Università di Siena – su “Risorgimento e storia d’Italia” e sono proseguite, alle 21,15 al Teatro dei Rinnovati con il concerto lirico “Le note del Risorgimento italiano” che ha visto protagonisti la soprano senese Cristina Ferri e il baritono Brian Nickel, accompagnati al pianoforte da Fabrizio Corona.
“Non potevamo iniziare – ha detto l’assessore alla cultura del Comune di Siena, Marcello Flores d’Arcais – che da questa Sala che ci invidiano dappertutto. Pensate che i bozzetti e cartoni preparatori di questi affreschi ci sono stati richiesti da tantissime città e mostre che celebreranno l’unità d’Italia nei prossimi mesi, poiché sono tra le immagini più conosciute a livello nazionale e non solo”.
L’assessore ha colto, inoltre, l’occasione per annunciare brevemente il calendario degli eventi che festeggeranno l’Unità d’Italia. Un calendario, per la verità, ancora da stabilire nel dettaglio.
“Il calendario completo – ha aggiunto infatti Flores – sarà definito a ottobre e comprenderà tante iniziative diverse, intrecciate con quelle promosse dalla Provincia e dalla Regione. Certamente cominceremo con una serie di incontri settimanali, sul modello di Lunedilibri, con storici e autori di libri già editi, o in uscita a breve, sul Risorgimento. Incontreremo, inoltre, romanzieri che hanno ambientato nel Risorgimento le loro storie e organizzeremo una serie di iniziative legando quel particolare periodo storico all’arte, la musica, la letteratura, il cinema. Tutto questo ci accompagnerà verso la grande mostra sul Romanticismo nel Risorgimento che sarà il maggiore evento cittadino, in programma da marzo a maggio 2011 al Santa Maria della Scala”.
Insomma, senza dubbio il calendario degli eventi sarà complesso e articolato e comprenderà, ha annunciato l’assessore Flores, anche diversi spettacoli teatrali, tra cui una lettura di Manzoni attraverso le marionette e una trasposizione teatrale di “Piazza d’Italia” di Antonio Tabucchi.
Per concludersi la prossima primavera con il gran finale, in programma il 17 marzo quando ci saranno una tavola rotonda – con la partecipazione, tra gli altri, di Tommaso Detti ed Ernesto Galli della Loggia – e un concerto dei Cameristi della Scala.
Il desiderio di “Roma capitale” – oggi concetto “politico”, ma allora vero e proprio simbolo di un paese che lottava per la propria unità – era già stato espresso dal conte Camillo Benso di Cavour nel suo discorso al Parlamento italiano del 1860, ben dieci anni prima e, in realtà, il trasferimento definitivo della capitale a Roma, da Firenze, avvenne solo l’anno successivo, nel 1871. Tuttavia, la “Breccia di Porta Pia” rappresenta una data fondamentale, un crocevia imprescindibile dell’intera storia italiana.
Ieri sera, dunque, il Comune di Siena ha dato il via ai festeggiamenti che dureranno fino alla prossima primavera: il 17 marzo 2011, infatti, sarà la giornata di festa nazionale che celebrerà ufficialmente l’unità d’Italia, nel 150esimo anniversario della proclamazione di Vittorio Emanuele II di Savoia come primo Re d’Italia, proclamazione che sancì definitivamente la fine del Risorgimento.
Nel pomeriggio, nella Sala del Risorgimento di Palazzo Pubblico, le celebrazioni senesi erano iniziate con una conferenza di Tommaso Detti – direttore del dipartimento di storia dell’Università di Siena – su “Risorgimento e storia d’Italia” e sono proseguite, alle 21,15 al Teatro dei Rinnovati con il concerto lirico “Le note del Risorgimento italiano” che ha visto protagonisti la soprano senese Cristina Ferri e il baritono Brian Nickel, accompagnati al pianoforte da Fabrizio Corona.
“Non potevamo iniziare – ha detto l’assessore alla cultura del Comune di Siena, Marcello Flores d’Arcais – che da questa Sala che ci invidiano dappertutto. Pensate che i bozzetti e cartoni preparatori di questi affreschi ci sono stati richiesti da tantissime città e mostre che celebreranno l’unità d’Italia nei prossimi mesi, poiché sono tra le immagini più conosciute a livello nazionale e non solo”.
L’assessore ha colto, inoltre, l’occasione per annunciare brevemente il calendario degli eventi che festeggeranno l’Unità d’Italia. Un calendario, per la verità, ancora da stabilire nel dettaglio.
“Il calendario completo – ha aggiunto infatti Flores – sarà definito a ottobre e comprenderà tante iniziative diverse, intrecciate con quelle promosse dalla Provincia e dalla Regione. Certamente cominceremo con una serie di incontri settimanali, sul modello di Lunedilibri, con storici e autori di libri già editi, o in uscita a breve, sul Risorgimento. Incontreremo, inoltre, romanzieri che hanno ambientato nel Risorgimento le loro storie e organizzeremo una serie di iniziative legando quel particolare periodo storico all’arte, la musica, la letteratura, il cinema. Tutto questo ci accompagnerà verso la grande mostra sul Romanticismo nel Risorgimento che sarà il maggiore evento cittadino, in programma da marzo a maggio 2011 al Santa Maria della Scala”.
Insomma, senza dubbio il calendario degli eventi sarà complesso e articolato e comprenderà, ha annunciato l’assessore Flores, anche diversi spettacoli teatrali, tra cui una lettura di Manzoni attraverso le marionette e una trasposizione teatrale di “Piazza d’Italia” di Antonio Tabucchi.
Per concludersi la prossima primavera con il gran finale, in programma il 17 marzo quando ci saranno una tavola rotonda – con la partecipazione, tra gli altri, di Tommaso Detti ed Ernesto Galli della Loggia – e un concerto dei Cameristi della Scala.
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