venerdì 10 settembre 2021

𝐈𝐥 "𝐌𝐮𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢"



Non è esistito solo il Muro di Berlino. Meno noto, specie ai visionari che fantasticano di una 𝐂𝐚𝐦𝐨𝐫𝐫𝐚 nata solo nel 1861, è il “Muro” di Napoli.
Di cosa si trattava? Essendo ormai divenuto il quartiere detto Vicaria - cd Imbrecciata - feudo della Camorra, 𝐅𝐞𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐈𝐈 pensò bene di tramutarlo in una sorta di ghetto delimitato entro mura, e chiuso la notte da un'imponente cancellata. Ciò non impedì, comunque, alla delinquenza organizzata di pervadere tutto il Regno delle Due Sicilie.
«𝐿𝑜 𝑠𝑓𝑟𝑢𝑡𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑖 𝑑𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑛𝑛𝑖𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑐𝑎𝑚𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑡𝑜𝑐𝑐𝑎𝑣𝑎 𝑙'𝑎𝑝𝑖𝑐𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑛𝑖𝑒 𝑝𝑒𝑛𝑖𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑟𝑖𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑔𝑜𝑣𝑒𝑟𝑛𝑜 𝑏𝑜𝑟𝑏𝑜𝑛𝑖𝑐𝑜 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎 𝑜𝑟𝑔𝑎𝑛𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑠𝑜𝑙𝑒, 𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑇𝑟𝑒𝑚𝑖𝑡𝑖, 𝑑𝑖 𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑙 𝐺𝑎𝑟𝑔𝑎𝑛𝑜.» (Barbagallo, 2010, pagina otto).
𝐑𝐚𝐟𝐟𝐚𝐞𝐥𝐞 𝐃𝐞 𝐂𝐞𝐬𝐚𝐫𝐞 (2005, pag.254) è ancora più duro: "𝑓𝑟𝑎 𝑙𝑒 𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑜𝑡𝑡𝑒 𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑢𝑡𝑡𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑒𝑔𝑔𝑖𝑎𝑣𝑎𝑛𝑜... 𝑙𝑎 𝑃𝑜𝑙𝑖𝑧𝑖𝑎 𝑒 𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑑𝑒𝑛𝑧𝑒".
Quando c'erano verifiche o ispezioni, "𝑠𝑖 𝑒𝑟𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖 𝑟𝑒𝑔𝑎𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑎𝑓𝑓𝑒̀, 𝑐𝑖𝑜𝑒̀ 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑖𝑒𝑐𝑖𝑛𝑎 𝑑𝑖 𝑑𝑢𝑐𝑎𝑡𝑖" alle forze dell'ordine per avere un occhio di riguardo. "𝑁𝑒𝑙𝑙'𝑒𝑠𝑒𝑟𝑐𝑖𝑡𝑜 𝑐'𝑒𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑖𝑎𝑔𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑚𝑜𝑟𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖̀ 𝑎 𝑐𝑢𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑚𝑎𝑖"(p.181).
Non ci si stupisca se poi 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐒𝐚𝐯𝐞𝐫𝐢𝐨 𝐍𝐢𝐭𝐭𝐢 era solito dire che: "𝑎 𝑁𝑎𝑝𝑜𝑙𝑖 𝑖𝑙 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜𝑠𝑜 𝑐𝑎𝑚𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑒̀ 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑔𝑜𝑣𝑒𝑟𝑛𝑜"(Bracalini, 2001, pag.263).
C'è chi parla chiaramente , peraltro da un fronte di certo non risorgimentalista, di "𝑒𝑣𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑔𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑒 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑜 𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑧𝑖𝑎 𝑒 𝑙𝑎 𝐶𝑎𝑚𝑜𝑟𝑟𝑎, 𝑣𝑒𝑟𝑎 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑟𝑖𝑡𝑎̀ 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎̀ 𝑝𝑙𝑒𝑏𝑒𝑎 " (𝐂𝐢𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞, 2016, pag.52).
A questo punto, ci sarà il solito lettore portatore (in)sano di pregiudizio, che chiederà polemico: "𝐸 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑖𝑙 𝑅𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑'𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑓𝑒𝑐𝑒, 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒, 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑙𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑜𝑟𝑔𝑎𝑛𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑎?"
𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐚𝐠𝐚𝐥𝐥𝐨 chiarisce che "𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑚𝑜𝑟𝑟𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑟𝑖𝑟𝑎̀ 𝑎𝑙 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐺𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝐺𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑟𝑖𝑟𝑎̀ 𝑝𝑖𝑢̀". (2015, pag.48).
E meno male che i principali attori del Risorgimento erano alleati dei camorristi...
Brano tratto da "𝐋𝐀 𝐆𝐑𝐀𝐍𝐃𝐄 𝐁𝐔𝐆𝐈𝐀 𝐁𝐎𝐑𝐁𝐎𝐍𝐈𝐂𝐀" di 𝐓𝐚𝐧𝐢𝐨 𝐑𝐨𝐦𝐚𝐧𝐨